
Della costruzione, accenna Ambrogio Palestra:
Vasta mole cubica, sopra un poggio, con potenti contrafforti alle pareti. Piano terreno e primo piano di grande altezza, grande solaio superiore in parte sistemato a mezzanino. Esternamente portale di pietra a timpano spezzato, con scudo araldico nel mezzo. In sommità si scorgono le tracce del cornicione caduto o demolito:era di muro, a sguscio di forte sporgenza, con lunette in corrispondenza ai finestrotti del mezzanino. L’ampio sotterraneo a volte robuste conteneva in origine cucine, servizi e cantine. Nell’interno ormai spoglio di ogni elemento decorativo, vaste sale nei due piani: coperte da volte nel terreno, e con soffittature di legno di accurata lavorazione al piano superiore. Al primo piano, presso ad una sala, un curioso localetto d’angolo, a pianta ottagonale, con nicchie e lesene sulle facce, offre un raro esempio di architettura sanitaria del tardo Rinascimento. Spogliato di ogni arredo e d’ogni traccia d’arte, l’edificio non ebbe almeno a soffrire di sovrapposizioni che ne alterassero l’aspetto originale.
Note
Di proprietà privata, visibile solo dall'esterno.
Note storico artistiche
Periodo storico/artistico tardogotico rinascimento